Le Vie del Gusto

Barolo & Barbaresco Festival

Le eccellenze di Langa sbarcano a Roma 

Barolo 2011 e Barbaresco 2012, le eccellenze di Langa a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, sfilano a Roma con 109 aziende produttrici (70 per il barolo e 39 per il barbaresco) e altrettante etichette. L'occasione è Il Barolo & Barbaresco Festival presentato dalla Camera di Commercio di Cuneo (in collaborazione con regione Piemonte, Provincia Cuneo, Confcommercio e Unioncamere) all'Hotel Marriot. "Cuneo è al primo posto tra le province italiane per percentuale di vigneti iscritti agli albi e maggior numero di vini Docg - ci ha fatto sapere Ferruccio Dardanello, presidente Camera commercio di Cuneo e di Unioncamere - e nel 2014 la produzione complessiva ha raggiunto 120 milioni di bottiglie". L'area di produzione del Barolo 2011 (Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d'Alba, Novello, Roddi, Serralunga d'Alba e Verduno), ha assicurato oltre 13 milioni di bottiglie commercializzate da 321 aziende. Il Barbaresco 2012, prodotto nei Comuni di Alba, Barbaresco, Neive e Treiso, nella vendemmia 2011, ha consentito 4 milioni e 300.000 bottiglie, commercializzate da 185 aziende. Per entrambi i vini la percentuale di export raggiunge livelli tra il 70 e l'80% per il Barolo e tra il 65 e il 70% per il Barbaresco ed è caratterizzata da un forte trend di crescita. (T.C)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A San Valentino conquistatelo con un Dolce buongiorno


Anziché la solita e scontata cena a lume di candela, se cercate qualcosa di più originale e puntate sull'aspetto sorpresa per fare colpo sul vostro Lui, o sulla vostra lei, vi suggerisco questo dolce, da servire come buongiorno, per incominciare col piede giusto la giornata di San Valentino. Lo potrete preparare seguendo la ricetta consigliata dallo chef  stellato, Fabio Ciervo, dell'esclusivo ristorante La terrazza dell'Hotel Eden di Roma. Sarà un piacere per il palato, ma anche per gli occhi. E l'effetto sorpresa è garantito.

 

 

  

 

 

La cucina vicentina sbarca a Roma

Le specialità del territorio berico con gli chef dell’Hotel d’Inghilterra e dell'Hotel Villa Michelangelo  di Vicenza


Al  Cafè Romano dello storico Hotel d'Inghilterra, a due passi da Piazza di Spagna, fino all'8 marzo sarà possibile gustare alcuni piatti tradizionali della cucina vicentina rielaborati dai due abili chef Antonio Vitale e Nicola Negretto. A pranzo e cena il menù prevede cinque esclusive portate che premiano la tradizione veneta e la stagionalità dei prodotti. Un tortino di broccolo fiolaro di Creazzo con sopressa D.O.P. su crema di polenta abbrustolita annuncia i due  primi dal gusto delicato: bigoli con ragù d’anitra di corte con radicchio rosso di Treviso e “riso e patate” con fusa di asiago pressato fresco. Il tradizionale baccalà alla vicentina servito con polenta è la proposta per il secondo; infine, chiude le portate la crema fritta con croccante di noci al pepe nero.Approdato nel 2011 all’Hotel d’Inghilterra di Roma, lo chef Antonio Vitale si distingue per la maestria delle creazioni: i piatti sono un connubio gustoso di tradizione e sperimentazione. La sua mano estrosa incontra, per l’occasione, quella dello chef dell’Hotel Villa Michelangelo di Vicenza, Nicola Negretto, capace di creare vere e proprie opere d’arte che affascinano gli occhi ed il palato. Negretto  ha recentemente firmato, fra gli altri, un menu interamente ispirato alla pittura impressionista di Monet, in mostra a Vicenza. L’Hotel d’Inghilterra di Roma e l’Hotel Villa Michelangelo di Vicenza fanno parte del gruppo italiano Royal Demeure, che comprende inoltre  Residenza di Ripetta a Roma, l’Hotel Beverly Hills Rome, l’Helvetia & Bristol di Firenze e il Grand Hotel Continental di Siena.
 
 
 
 
 
 
 
 

L'eccellenza  dolce di Maurizio Mortani

 

Più che mai nel Belpaese l'artigianato passa anche per la gastronomia. Iscritta all'albo delle Imprese Storiche Artigiane della Camera di Commercio, il piccolo laboratorio di dolci tradizionali di Romagna, “Modigliantica”, a Modigliana in provincia di Forlì-Cesena, lavora all'insegna della valorizzazione di territorio e tradizioni. Oltre ai tanti dolci  e biscotti tipici, realizzati da antiche ricette (scroccadenti, zuccherini, crostate al savour, ciambella..)  fra i prodotti di punta produce il famoso "Mandorlato al cioccolato.
"La nostra passione per la storia e le tradizioni si riflette anche nel confezionamento, fatto rigorosamente a mano", ci fa sapere il titolare, Maurizio Mortani, che dieci anni fa rilevò l'antico laboratorio le cui origini risalgono ai primi del Novecento. "La confezione del Mandorlato riporta lo stampo originale di metà 800 così, come quelle dei biscotti, le cartoline dei ricordi: luoghi, gente e mestieri di una Romagna d’altri tempi". Il Mandorlato al cioccolato prodotto dalla ‘Modigliantica’  è, infatti, il risultato di un’antica ricetta di fine Ottocento del mastro pasticcere G. Assirelli. Nel 1906, questo dolce vinse la Medaglia d’Argento ed il Gran Diploma d’Onore all’Esposizione Internazionale di Milano e due anni dopo, a Parigi, il 1° Premio Europeo per la particolarità della ricetta che, da sempre, viene tramandata oralmente da un proprietario all’altro della bottega. La delicatezza di questo dolce, felice risultato del connubio tra cacao, mandorle, spezie, è una vera gioia per il palato. "Il segreto della sua bontà è nascosto nelle fasi di lavorazione, nella cottura, ma soprattutto nella qualità e bilanciamento delle materie prime", svela Mortani - unico detentore della ricetta segreta - che continua la produzione del Mandorlato nel rispetto e valorizzazione delle tradizioni.
 
"Il pregio di questo dolce è di essere un prodotto assolutamente artigianale". Non a caso, dopo anni di lavoro, impegno sul campo e ricerche storiche, nel 2010 il Ministero delle Politiche Agricole ha riconosciuto il Mandorlato al Cioccolato di Modigliana, Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano.
Nel laboratorio si utilizzano
prodotti a "chilometri 0" e si elaborano sperimentazioni di successo come: gli Ubriachi (biscotti senza uova impastati con vini Doc di Romagna), Tesori di Romagna (biscotti al cacao con sale dolce di Cervia della salina etrusca "Camillone" - Presidio Slow Food); la linea biologica con farine di antichi cereali macinate a pietra e germogli e infine, biscotti senza zucchero, ideali per diabetici.
                                                            Tiziana Conte



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